Beni Comuni. Un teatro partecipato per una cultura condivisa” inaugura con lo spettacolo “Mio, tuo… nostro. Il comune senso della proprietà”!!
a cura di Claudio Longhi
in collaborazione con Giacomo Pedini
drammaturgia Nicola Bortolotti, Simone Francia Lino Guanciale
con Donatella Allegro, Simone Baldassari, Nicola Bortolotti, Giulia Cailotto, Michele Dell’Utri, Alfonso De Vreese, Giulia Diomede, Simone Francia, Marzia Gallo, Gabriele Genovese, Lino Guanciale, Diana Manea, Roberto Marinelli, Michele Mariniello, Eugenio Papalia, Elisa Proietti, Irma Ridolfini, Michele Segreto, Isacco Tognon
alla fisarmonica Olimpia Greco
e con la partecipazione di Istituto Superiore di Studi Musicali “Orazio Vecchi – Antonio Tonelli”, Nehemiah H. and the Faith Gospel Choir, Società Filarmonica Novese Novi
INGRESSO GRATUITO
Il progetto “Beni Comuni. Un teatro partecipato”, per una cultura condivisa, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo e promosso dal Comune di Carpi in collaborazione con ERT Fondazione e ATER, coinvolge undici Comuni del cratere
sismico con l’obiettivo di rinsaldare e ricostruire le identità delle comunità minacciate dal terremoto del 2012 attraverso la partecipazione attiva alla costruzione di eventi artistici che abbiano come orizzonte primario il senso della condivisione e dello stare in comune
“Mio, tuo… nostro. Il comune senso della proprietà”
Si narra di un tempo remoto in cui tutte le (pochissime) cose erano a disposizione di ogni uomo e di ogni donna… un tempo remoto senza schiavi e case, senza padroni e campi coltivati, senza leggi e musiche, senza libri e tecnologie… in altre parole, si narra di un tempo remoto senza il diritto di “proprietà”: «la causa di tutti mali», tuonava il focoso Rosseau, «il primo elemento della libertà» secondo il sobrio Locke… un «usufrutto ai viventi», pare sostenesse lo scienziato e presidente Thomas Jefferson. Tra un trapassato remotissimo, chissà se mai veramente esistito, e un presente attuale in cui tutto – beni e persone – pare sfuggirci, scivolarci veloce via dalle mani, una serata di musiche e letture per ripercorrere la storia semi-seria – e “terribile” a un tempo – del nostro comune senso della proprietà… giocando insieme a definire ciò che è Mio, tuo… nostro. Prima tappa d’un viaggio che, dal 18 ottobre al 20 dicembre, con spettacoli, letture, atelier, laboratori teatrali, musicali e di danza vi coinvolgerà in una riflessione, pratica e concreta come conviene al teatro, su ciò che sono – o possono essere – i beni comuni.
a cura di Città di Carpi, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione e ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna
in collaborazione con i comuni di Campogalliano, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Mirandola, Novi, San Felice sul Panaro, San Possidonio e Soliera
con il patrocinio dell’Università di Bologna
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