Da R. Barthes e W. J. Goethe.
con Claudia Manini e Valentina Caimmi / Donatella Allegro
drammaturgia e regia Donatella Allegro
Produzione: Interno 12
fotografie di Massimiliano Tornabene

Cos’abbiamo tutti in comune quando parliamo d’amore?

Dellโ€™amore, dice Roland Barthes, si puรฒ parlare solo per figure: dallโ€™โ€œattesaโ€ alla โ€œdipendenzaโ€, dallโ€™โ€œabitoโ€ allโ€™โ€œidentificazioneโ€, dallโ€™โ€œascesiโ€ al โ€œnascondereโ€โ€ฆ Sono immagini che prendono rilievo e creano immediato riconoscimento a seconda che, nel discorso che si sta facendo, si possa individuare qualcosa che รจ stato letto, sentito, provato. ยซUna figura รจ fondata se almeno una persona puรฒ dire: โ€˜Comโ€™รจ vero, tutto ciรฒ! Riconosco questa scena di linguaggioโ€™ยป.

Ecco allora in scena lโ€™amore, forza mai definibile e solo evocabile attraverso unโ€™allusione, unโ€™immagine, una musica. Queste straordinarie vampate ci vengono offerte da Barthes in ordine alfabetico ยญยญproprio perchรฉ un ordine giusto non cโ€™รจ; ciascuna figura รจ corredata di riferimenti letterari ma, lungi dallโ€™essere una definizione o, addirittura, una classificazione, รจ ritratta in modo diretto e appassionante: quel che conta รจ il riconoscimento, il ricrearsi di una comunitร  di โ€œparlanti lโ€™amoreโ€ che, assente lโ€™oggetto amato, corre attraverso le sue immagini e le amplifica, le lascia crescere e infrangersi, come unโ€™onda che lascia il posto a unโ€™altra fino a dipingere una sorta di ritratto: il ritratto di qualcuno che parla dentro di sรฉ, amorosamente, di fronte allโ€™altro (lโ€™oggetto amato), il quale invece non parla.

Sulla scena, una donna che attende, forse in una stanza da letto โ€“ dentro โ€“ ; dallโ€™altra parte, al tavolino di un simbolico bar โ€“ fuori โ€“ , unโ€™altra figura, alter ego, amante assente, narratore. Le attrici evocano e incarnano queste figure cosรฌ come sono dipinte magistralmente in Frammenti di un discorso amoroso, disegnano un arco comico e disperato, dialogando e a tratti bisticciando con la tradizione del โ€œdiscorso amorosoโ€ (I dolori del giovane Werther, ben noto a Barthes) e con la musica, eterna amica di ogni amante. Ma i ruoli si scambiano: di volta in volta si รจ desiderati e desideranti, disperati ed entusiasti, tragici e improvvisamente comici, chiusi in sรฉ e spalancati sul mondo, fuori e dentro. E, come nella mente e nella parola di chi racconta, lo scenario e le atmosfere si trasformano. Linguaggio dellโ€™amore, amore del linguaggio.

(fotografie di Massimiliano Tornabene)