Lettura-spettacolo tratta dal libro di Mariella Gramaglia e Maddalena Vianello, Fra me e te. Madre e figlia si scrivono: pensieri, passioni, femminismi. (Milano, et. al / edizioni, 2013).
Con Patrizia Zappa Mulas e Donatella Allegro. Alla fisarmonica; David Sarnelli. Luci di Eva Bruno, ricerca immagini di Elisa Giovannetti ed Eloisa Betti, archivio UDI Bologna.
Si ringrazia Andrea Bacci per il montaggio e la finalizzazione delle immagini.
A cura di Donatella Allegro
In scena due attrici di due generazioni diverse. A leggio, lontane, separate dalle immagini di un passato che scorre senza mai veramente passare, tessono solo con sguardi e parole il filo di un dialogo ritrovato. Una fisarmonica le accompagna, le anticipa, le segue; oscillando a sua volta tra passato e presente, tra citazioni e nuove sonoritร .
Un dialogo fra due generazioni di donne che si parlano, si raccontano, si interrogano a vicenda sulla propria storia e su quella del paese in cui vivono, sulla libertร e lo svilente consumo del corpo delle donne, sulla spiritualitร e la religione. Una madre che โha fattoโ il Sessantotto ed รจ stata per sempre segnata dalle lotte degli anni Settanta e dal femminismo. Una figlia, anchโessa impegnata nel movimento delle donne, che si confronta tenacemente con il mercato del lavoro e con il precariato che contamina la vita di unโintera generazione. Per scoprire che madri e figlie si diventa, attraverso un ininterrotto, appassionato dialogo.
Come madre e figlia ci conoscevamo da trentadue anni quando abbiamo cominciato a scrivere l’una all’altra. Anzi trentatrรฉ, contando il tempo dell’attesa. Non potevamo immaginare che avremmo percorso insieme sentieri cosรฌ accidentati. Tanto accidentati che un giorno Maddalena, la figlia, ha guardato negli occhi Mariella, la madre, e ha detto: โProviamo a scriverci, forse ci farร bene. Potrebbe aiutarci ad arrivare in fondo alle coseโ. E cosรฌ รจ stato. Abbiamo preso a passo lento i nuovi tornanti e ci siamo fatte da madre e da figlia a vicenda, nella buona e nella cattiva sorte. Abbiamo esplorato il nostro mondo interno, per quel tanto che ne siamo state capaci. L’infanzia, lโadolescenza, i ricordi, gli errori, le tenerezze, la forza della vita nonostante tutto.
La madre, giovane donna negli anni Sessanta e Settanta fra politica e femminismo, vista dall’altra faccia della luna, dalla figlia che racconta i sentimenti altalenanti di una bambina con occhi curiosi e spalancati in una famiglia cosรฌ fuori dagli schemi rispetto al mondo circostante.
E la figlia bambina osservata anche lei dall’altra faccia della luna, dalla madre che lโha vista diventare grande, comprendere che nessuno รจ onnipotente e che la vita รจ complessa, composta dallโequilibrio di tanti diversi elementi. Unโadulta a sua volta alle prese con il nuovo movimento delle donne, la sua generazione, la maternitร , la politica, il precariato endemico, le conquiste e i sogni stropicciati del femminismo.
Mariella Gramaglia, giornalista e protagonista del movimento delle donne, รจ stata direttrice di โNoi Donneโ, parlamentare e assessore del Comune di Roma. Nel 2007 รจ in India come cooperante per la difesa dei diritti delle donne con la CGIL. Per Donzelli ha pubblicatoย Indiana, nel cuore della democrazia piรน complicata del mondo. Collabora con โLa Stampaโ.
Maddalena Vianello,ย studiosa e organizzatrice culturale, ha collaborato con lโIstituto Luce eย Laย storia siamo noi. Dopo il master alla London School of Economics ha diretto la Design Library di Milano. Eโ ideatrice delย progettoย SONIAย la meccanica delle donneย (Officina Emilia, Universitร di Modena e Reggio Emilia) e parte del consiglio delle responsabili dellโAssociazione Orlando di Bologna. Attualmente รจ parte della Segreteria Politica dellโAssessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Lidia Ravera.
Un primo studio dello spettacolo, presentato in forma di lettura,ย รจ visibile qui. Le riprese sono state fatte lo scorso 28 marzo, presso lo spazio Fandangoincontro a Roma.ย
Con Lunetta Savino, Donatella Allegro e Giulia Bloise al violoncello. Riprese di Livia Crisafi, montaggio di Gaia Formenti
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