Altre riparazioni

Altre riparazioni torna con tre repliche: due scolastiche, grazie al sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, e una serale, con gli amici della Casa per la Pace di Casalecchio di Reno (BO)   11 maggio ore 11, Cinema-Teatro Galliera La recita è riservata alle scuole. Per altre prenotazioni scrivere a: afevaemiliaromagna@gmail.com oppure qui   23 maggio ore 11, Teatro degli Atti, Rimini La recita è riservata alle scuole. Per altre prenotazioni scrivere a: afevaemiliaromagna@gmail.com oppure qui   6 luglio ore 21.30, Casa per la Pace, Casalecchio di Reno, Bologna. Ingresso libero  

Marcinelle, quando i migranti eravamo noi

Uno spettacolo teatrale nato dalla necessità di ricordare. Oggi più che mai ci appare necessario porre uno sguardo sulla condizione migratoria, guardando al passato, a Marcinelle, quando i migranti eravamo noi, perché oggi come ieri si muore, in mare e nelle miniere. Marcinelle non è una tragedia, ma una condizione. Marcinelle è tutti i giorni. Regia di Stefano Badiali. Introduce Josianne Clement. Musiche e violino di Giadea Gentile. In scena Donatella Allegro, Antar Marincola, Irene Maria Olavide. Con la partecipazione di Vittoria Comellini, curatrice del Piccolo Museo dell’Emigrante di Monghidoro, e John Mpaliza Balagizi, attivista per i diritti umani, la pace e la giustizia. Spettacolo gratuito. Necessaria tessera ARCI, che puoi fare anche al MET. prenotazioni a questo link

Mai un gesto, mai una parola

sabato 25 marzo 2023 presso Nassau, via De’ Griffoni 5/2a, Bologna – presentazione in forma di studio dello spettacolo di e con Veronica Stecchetti consulenza drammaturgica e regia di Donatella Allegro musica a cura di Stefano D’Arcangelo fotografie di Dante Farricella   In questa storia c’è una violenza e insieme il diario di un sistema fondato sulla violenza. In questa storia si parla di desiderio, mancato e poi reinventato. In questa storia c’è un grido di denuncia che è al tempo stesso la storia una denuncia. Il teatro principale in cui si svolgono i fatti è quello della mente, ma due sono gli sfondi su cui si dipana la narrazione dell’attrice: il sistema delle relazioni (familiari e amorose) e quello dello spettacolo, su cui l’artista si affaccia e talvolta si perde. Il primo è retto dal mito dell’amore romantico, il secondo da modelli come quello dell’artista disinibita e fuori dalla società, tesa al successo ad ogni costo. Ed ecco cos’hanno in comune: se vuoi ottenere quello che cerchi (riconoscimento) devi sopportare. Solo sopportando le regole messe da chi ha il potere puoi farcela e ottenere – un giorno – un pezzettino di quel potere, potere che controlla le relazioni lavorative, economiche, potere che controlla i corpi. Su tutti, controlla il corpo delle donne. Ogni donna arriva a scoprirlo, e spesso, quando lo scopre, pensa sia troppo tardi. Finché non decide di parlare, per sé e per molte altre, e le sue parole risuonano come un grido di liberazione.   Lo spettacolo, a ingresso gratuito su presentazione della tessera Aics, è il secondo studio di un lavoro che vedrà la forma definitiva a fine 2023. Autoprodotto dalle autrici in collaborazione con Nassau e Be Free – Cooperativa sociale

Il corpo giusto

 12 marzo 2023 presso Sala Candilejas, Via Bentini 20, Bologna Con Donatella Allegro, Matilde Savorosi, Veronica Stecchetti Musica dal vivo di Daniele Branchini e Paul Pieretto regia di Donatella Allegro da Il corpo giusto di Eve Ensler lo spettacolo ha debuttato all’interno della rassegna Da una riva all’altra a cura di Cantieri Meticci, presso Salus Space, in via Malvezza a Bologna in forma di lettura performativa «Più divento vecchia e apparentemente saggia e sicura di me, più la sensazione di inadeguatezza diventa ambigua, totale e terroristica. Penso che per molte di noi, o meglio la maggioranza, o forse tutte noi esista almeno una parte specifica del corpo in cui questa inadeguatezza si manifesta: le cosce, i glutei, il seno, i capelli, il naso, il mignolo del piede. Sapete di cosa parlo, vero? Non importa in quale luogo del mondo mi trovi, che sia Teheran, dove le donne si fanno rompere e rimodellare il naso per sembrare meno iraniane, o Pechino dove si fanno spezzare le gambe e aggiungere ossa per essere più alte, o Dallas dove si fanno ridurre la lunghezza dei piedi per poter entrare in un paio di Manolo Blahnik o di Jimmy Choos. Ovunque ho conosciuto donne che odiano una particolare parte del proprio corpo. E passano quasi tutta la vita a cercare di aggiustarla, di ridurla. […] È come se fossero state assegnate a un piccolo territorio, il loro corpo, che cercano di tiranneggiare, pulire, controllare mentre perdono completamente di vista il mondo.» Eve Ensler  

Ormai siete dappertutto

8 marzo 2023, ore 20.30 presso Pianoro Factory, via dello Sport 2/3, Pianoro (BO) Lettura scenica con Matilde Savorosi e Veronica Stecchetti A cura di Donatella Allegro «In barba alla canzone della Mannoia. Non c’é niente che le donne non dicono. Bisogna solo ascoltarle.». “Ormai siete dappertutto”, “Ci vorrebbero le quote blu”, “Io non sono maschilista ma…”, “Non ci sono nomi prestigiosi come quelli degli uomini”, “Brava e pure mamma!”, “Per me non suona bene la parola ‘Senatrice’”, “Lei sì che è una donna con le palle”. Queste sono solo alcune delle frasi che ci sentiamo ripetere ogni giorno, e anche se ci sembrano ironiche e innocue, costituiscono le premesse culturali su cui la violenza nasce si alimenta. Dobbiamo imparare a difenderci, e lo possiamo fare solo imparando da dove hanno origine e utilizzando i giusti argomenti per smontarle: vi assicuriamo che faremo entrambe le cose. Sarà una lezione? Forse, ma le lezioni a teatro sono molto più belle di quelle all’università. Farà sorridere, divertire, riflettere, ma soprattutto: arrabbiare. Vi faremo venire fuori tutta la rabbia che non vi siete ancora permessi di provare.

Il Biennio nero. Lo squadrismo in Emilia-Romagna. 1920-1922

È pronto il docufilm Il Biennio nero, di Paolo Soglia e Lorenzo Stanzani, che racconta ai ragazzi (e non solo) i più clamorosi episodi dello squadrismo in Emilia-Romagna. A breve la prima proiezione pubblica a Bologna. Promosso da ANPI Bologna e realizzato da Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani il docufilm “Il Biennio Nero” è pensato principalmente per le scuole, e tratta un periodo storico particolarmente drammatico per il nostro paese: l’ascesa del fascismo attraverso la violenza squadrista che si manifestò con particolare virulenza nel primo dopoguerra in Emilia-Romagna, una terra dove più forti e radicate erano le organizzazioni contadine e del movimento operaio. “Il Biennio Nero” è un viaggio lungo l’Emilia-Romagna di una ventina di alunni delle scuole medie Guido Reni di Bologna, che incontrano – in luoghi emblematici – narratori che illustrano loro la nascita e lo sviluppo dello squadrismo fino all’instaurarsi della dittatura. Realizzato come un road movie segue il percorso di conoscenza di questi ragazzi, coglie le loro espressioni, le loro domande e mostra giorno per giorno il formarsi consapevole in essi della drammaticità di quel periodo. Il viaggio è suddiviso in cinque tappe tematiche: Bologna: “Battesimo” – 1920 l’assalto squadrista per impedire l’insediamento della giunta socialista e la strage di Palazzo D’Accursio – Narratrice: Donatella Allegro Ferrara: Egemonia” – la provincia più rossa della Regione conquistata dagli squadristi, in cui intere masse passarono armi e bagagli col fascismo – Narratore: Moni Ovadia Forlì: “Radici” – la terra natale di Mussolini, dove tutti lo conoscevano come agitatore socialista e dove tornò da fascista con le camicie nere – Narratore: Miro Gori Ravenna: “Capitolazione” – la presa della città nel luglio 1922 da parte di Italo Balbo e la distruzione del movimento cooperativo – Narratrice: Donatella Allegro Parma: “Resistenza” – l’unica città che respinse gli squadristi grazie all’unità delle forze antifasciste e all’organizzazione militare degli “Arditi del Popolo” – Narratore: Bruno Stori Le personalità individuate come narratori sono tutti attori/attrici di chiara fama, mentre la voce fuori campo è affidata allo scrittore Pino Cacucci, che con l’ausilio di filmati di repertorio introduce ogni tappa. Le visite sono state introdotte ai ragazzi da un lavoro di preparazione storico-sociale curate dalla prof.ssa delle Guido Reni Marisa Vesentini e dal maestro Mirco Pieralisi. Raccolto in un filmato unico della durata di circa un’ora e un quarto “Biennio Nero” è stato realizzato da Orso Rosso Film col contributo della Regione Emilia-Romagna – bando Memoria del ‘900, e il sostegno di: Comune di Bologna, Comune di Parma, Unipol e Cosepuri.

Uno Bianca reload dal vivo. Spettacolo inchiesta in tre atti

venerdì 27 gennaio 2023, ore 21 Sala Candilejas, Via Bentini 20, Bologna. Ingresso gratuito con offerta libera “UNO BIANCA RELOAD” è la storia del depistaggio e di tutti gli indizi e le soffiate che sin dal 1988 portavano dritti ai fratelli Savi e che vennero sistematicamente ignorate. Il giornalista Paolo Soglia ha realizzato sei videoinchieste, pubblicate sulla nostra pagina YouTube, Countdown – storie dal vivo . Ne è nato uno spettacolo/evento in cui mostreremo filmati e documenti e che si terrà il prossimo 27 gennaio alla sala-teatro Candilejas. Segnatevi la data e non mancate uno spettacolo di e con Donatella Allegro e Paolo Soglia ospite del Circolo Arci Brecht e dell’Associazione Casa dei Popoli

L’ultimo Icaro – Primo studio

17 novembre ore 20:00 – 21:30 – DAMSLab – Teatro Piazzetta P. Pasolini 5b, Bologna con Donatella Allegro, Anna Luigia Autieri, Younes El Bouzari al drone: Francesco Lombardo. videodisegni: Sara Pour musiche: Stefano D’Arcangelo scenografie: Luana Pavani drammaturgia e regia: Pietro Floridia progetto in collaborazione con Performing Robots, Interdisciplinary Research Group, all’interno del progetto:   L’ultimo Icaro: il volo, il teatro, i limiti, la tecnologi , a cura di Matteo Casari e Cinzia Toscano Il progetto coglie la fascinazione del tema del volo come archetipo in grado di descrivere l’uomo nel suo incessante tendere a qualcosa di più grande di sé costruendo a tal fine dispositivi ingegnosi e aperti all’inusitato. Attraverso i tre momenti in cui si articola il progetto, sarà possibile istituire un ponte tra le aspirazioni di uomini del passato e della contemporaneità. L’ultimo Icaro, il laboratorio dedicato agli studenti dell’Ateneo e condotto dalla compagnia teatrale bolognese Cantieri Meticci, vuole approfondire tematiche quali la relazione tra animato e inanimato e la decostruzione/costruzione del corpo dell’attore. La metafora del moderno Icaro costituisce lo spunto per questa ricerca laboratoriale incentrata sul superamento dei confini fisici e politici; l’indagine sarà condotta anche grazie alla rielaborazione di riprese effettuate con un drone acrobatico. Proprio dall’utilizzo delle nuove tecnologie presenti nel tessuto sperimentale artistico prende avvio la riflessione della tavola rotonda Tecnologie IA e robotica per il teatro, la performance e l’intrattenimento che preluderà alla tappa conclusiva del progetto, la restituzione pubblica del laboratorio a cura di Cantieri Meticci.