E io pedalo – presentazione a Senigallia

Sabato 16 marzo – ore 17.30 Biblioteca Comunale – Sala Conferenze Via Ottorino Manni, 1 – Foro Annonario – Senigallia (AN) ED IO PEDALO… Donne che hanno voluto la bicicletta di Donatella Allegro Ancora oggi, in molti paesi del mondo le donne non possono andare in bicicletta. Perché? Forse perché la bici è simbolo e insieme strumento concreto di libertà e liberazione: è un mezzo poco controllabile (e quindi sottilmente eversivo), è un prolungamento del corpo (e dunque potenzialmente scandalosa), è economica (e dunque troppo democratica). Sono tante le donne nella storia che hanno “voluto la bicicletta” per pedalare fiere per le vie del mondo. Perché la vita – come diceva Albert Einstein – «è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti»; e se la vita è stare in equilibrio, se vuoi muoverti devi andare in bicicletta. Non funziona il paragone? Non importa. Siamo qui per raccontarvi delle storie, non per spiegare la vita. Sono storie di bici e storie di donne, che spesso hanno cercato la libertà pedalando. Perché? Forse perché la bici è democratica, è poetica, è per tutti. La bici è libertà. http://www.comune.senigallia.an.it/site/biblioteca/live/taxonomy/biblioteca_comunale/appuntamenti/alessia-pongetti-prova-a-volare.html

Diritti di memoria

Lunedì 25 febbraio, a partire dalle ore 9:00Teatro Comunale di Pieve Santo StefanoMise en espace teatrale di alcune delle storie conservate nel fondo archivistico DiMMi – Diari Multimediali Migranti a cura dell’attore e regista Andrea Biagiotti, con la partecipazione di Donatella Allegro, Elena Maschi e Allegra Neri. Segue l’incontro/dibattito dal titolo Diritti di memoria. Partecipano: Alessandro Triulzi,Archivio delle Memorie MigrantiJoy Ehikioya,vincitrice del concorso DiMMi 2017Ilenia Rubrigi, Oxfam Italia Intercultura Natalia Cangi, Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Segue visita guidata al Piccolo museo del diario. Evento gratuito e aperto al pubblico. Lo spettacolo di inserisce all’interno della Festa della Toscana, un momento di riflessione sulle radici di pace e giustizia proprie del popolo toscano. L’Archivio diaristico nazionale mette a disposizione a tale scopo il suo patrimonio culturale fatto di storie di vita di donne e uomini che hanno attraversato periodi storici fondamentali e fondanti le nostre democrazie e le nostre civiltà moderne

Letture viandanti

In occasione del 3° Festival delle Biblioteche Specializzate “TERRE PROMESSE. Migrazioni e appartenenze” che si terrà dal 9 al 22 febbraio 2019 con Donatella Allegro, Enzo Curcurù, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbial flauto Dario Caradente Guardata con gli occhi disincantati di chi da tempo c’è arrivato, o sognata nel pensiero di chi sta ancora per partire, ogni terra è promessa perché racchiude in sé la speranza e la necessità di chi è costretto a lasciare i suoi luoghi. E tanto forte è lo strappo di ogni emigrazione, che sempre si porta dietro il suo racconto: lettere, diari, romanzi. E disegni e canti e film. Gli attori di ERT Fondazione ridanno vita a storie dell’emigrazione italiana, da troppi sepolte in un passato all’apparenza lontano. Ma a narrarlo di nuovo, quel tempo di ieri e quei migranti, nei volti, nelle azioni, nei desideri e nelle alterne fortune tanto assomigliano agli uomini e ai fatti del nostro oggi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili Programma completo del festival specialmenteinbiblioteca.wordpress.com

NEU RADIO aspetta la grande onda

NEU RADIO è l’emittente dell’Associazione culturale Humus, nata dall’unione di conduttori e redattori radiofonici di Bologna con il desiderio di creare un aggregatore artistico capace di coniugare libertà e qualità, con uno sguardo costantemente aperto alle nuove esperienze – in città e oltre. Crediamo nel mezzo radiofonico perché è caldo, dinamico. La radio nasce in un punto e si propaga nell’etere: il nostro punto di partenza è Bologna, il nostro punto di arrivo è ovunque ci sia un amante della musica, della cultura, dell’informazione libera. Neuradio.it ha debuttato sul web il primo aprile 2018 nella forma di un audiomagazine, contenitore di podcast musicali e culturali, interviste e focus di approfondimento. Adesso vogliamo fare un altro passo: tenervi compagnia tutto il giorno con la diretta streaming, un flusso continuo di informazioni, emozioni e tanta musica all’insegna della qualità e dell’indipendenza. Visione “Indipendente” non è solo una parola: significa non avere padroni né facili sostegni; significa rispondere sempre a se stessi e ai propri ascoltatori; significa avere il coraggio di fare proposte nuove dando voce anche a chi è chi è piccolo; vuol dire scegliere la complessità. “Complessità” è un’altra parola che ci sta a cuore: vuol dire non accontentarsi delle prime informazioni o dei primi contenuti che si trovano ma continuamente cercare, approfondire, mettere alla prova le proprie certezze, contribuire – anche con leggerezza, ma senza mai abbassare la qualità – a mettere in circolo le idee, le esperienze, le differenze. Oggi, infatti, navigare in rete rende più semplice cercare notizie e contenuti, mentre è molto più difficile scegliere; per questo sentiamo ancora più forte la necessità di un’emittente che faccia proposte diversificate, aperte alle culture e ai generi diversi, che esplori il mondo in modo anche imprevedibile, senza accontentarsi del mainstream, delle narrazioni identitarie, delle nostalgie. Crediamo con forza che oggi più che mai i media possano e debbano dare questo contribuito di complessità e apertura, divenendo un antidoto di lungo periodo contro gli arroccamenti, le chiusure, i pregiudizi, per creare un’alternativa culturale al clima di paura e odio che dilaga nel nostro tempo e nel nostro paese. Un’emittente completamente indipendente, anche piccola, può farlo. Cosa vogliamo diventare Abbiamo cominciato in aprile proponendo musica di diversi generi e paesi, raccontandovi l’arte, la letteratura, il cinema e il teatro, ma anche quel che succede in città, con approfondimenti e interviste. Per otto mesi la nostra redazione ha costruito un palinsesto mensile, producendo 223 trasmissioni, lavorando quotidianamente su base completamente volontaria. Con lo streaming potremo continuare a farlo allargando i nostri orizzonti e dando regolarità alla programmazione, tenendo ferma la nostra specificità sui temi culturali ma offrendo anche più informazione. Non è vero che c’è solo povertà culturale: sono molte le voci da ascoltare e le esperienze da raccontare. Noi vogliamo scoprile e presentarvele, partendo da Bologna – il nostro punto di partenza, dove tutti ci siamo formati come radiofonici – ma allargandoci oltre ogni confine, geografico e culturale. Come lo stream of consciousness ha liberato la scrittura a inizio del ventesimo secolo, il nostro streaming vuole contribuire a liberare l’ascolto. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti per raccogliere la cifra necessaria per costruire uno studio professionale e coprire le spese necessarie a sostenerci. Con una cifra a vostra scelta potrete contribuire al nostro progetto regalandoci un’onda, piccola o grande che sia, entrando a far parte di una comunità, insieme a NEU. Sostienici su Produzioni dal Basso! www.neuradio.it